Inspirited by this wind of promise, my daydreams become more fervent and vivid. I try in vain to be persuaded that the pole is the seat of frost and desolation; it even presents itself to my imagination as the region of beauty and delight.
(Frankenstein)

lunedì 11 febbraio 2013

Brutta copia

In questa mattina gelida, la cui piattezza è stata a tratti interrotta da mulinelli di neve che si è sciolta prima che potessi toccarla, mi sono messa a ripetere filosofia con le mani posate sul termosifone; lasciando che lo sguardo esplorasse la matassa di lana aggrovigliata color indaco che era il cielo in quel momento. Quando le nuvole hanno iniziato a spostarsi lasciando dietro di sè scheggie di luce madreperlacea mi ha colto-o per meglio dire-straziato la consapevolezza che la condizione di una nuvola è assai migliore della mia.
Come persona sono un disastro: i miei difetti vanno ad accumularsi sempre più numerosi, simili agli scontrini gettati via nel giorno lavorativo di un negozio. Più mi rendo conto di essere lontana da ciò che vorrei essere, più mi affanno in inutili tentativi di miglioramento come un patetico criceto che corre sulla sua ruota. Per anni sono stata spinta a coltivare interessi artistici, musicali e sportivi, da lì è poi nato il pot-pourri delle attività che pratico ma che ormai mi sembrano solo banali maschere da indossare a giorni prestabiliti. Il tempo passa e sono sicura di essere sempre più mediocre e scialba. Ciò che faccio non è degno di nota, ma mi intristisce rendermene conto.
Il demone dell'insoddisfazione e dell'astio mi sibila che di persone come me ne esistono a centinaia, ognuna con gli stessi gusti musicali e letterari. Ciò che ho collezzionato per anni selezionandolo con cura altri lo avevano di già nei loro iPod e negli scaffali delle loro librerie. "Persino i tuoi sentimenti sono identici a quelli di molti altri, non riesci a distinguerti nè quando piangi nè quando ridi".
Probabilmente in questo momento nella stanza dei cloni ambiziosi vengono spalate come zolle di terra altre ragazze della mia età con i medesimi obbiettivi e le medesime manìe.
Non mi resta che essere il nulla, lasciarmi annegare nelle lenzuola per non uscirne mai più, rinunciare a pensare e a sperare per non essere usata come un pezzo di ricambio di cattiva qualità. Oppure diventare una nuvola e lasciarmi trasportare via dal vento.

2 commenti:

  1. Ti ho vista tra i miei follower, e ho letto tutto ciò che hai scritto finora. Mi piace qui, mi piace il modo delicato che hai di esprimerti.
    Non sei un clone. Il fatto che esistano milioni di altre persone con gli stessi gusti e le stesse manie non ti rende uguale a loro. Prendi tutte le ragazze - me compresa - che scrivono qui, affette da dca: tutte con gli stessi sintomi, le stesse ossessioni, gli stessi problemi; ma ognuna la vive a modo suo. Penso sia lo stesso per le altre cose. Uno stesso libro può aver segnato la vita di miliardi di persone, ma ognuna di quelle ha un motivo diverso, per ognuno di loro è stata un emozione ed ha avuto un significato del tutto personale.

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  2. Le tue parole sembrano fiocchi di neve. All'apparenza delicate e distaccate, quasi eteree, impalpabili, eppure fanno male ed esprimono tanto, forse troppo.

    Il fatto che probabilmente un'altra lettrice avrà percepito qualcosa di diverso - e tu stessa ti sarai sentita in modo differente scrivendo e rileggendoti - dimostra che siamo tutte diverse seppur con le stesse ossessioni.

    Appena sarò più lucida saprò commentarti meglio e leggerti dall'inizio.

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